Casale Monferrato, 19 aprile 2015.
Daniele, 8 anni, sta crescendo proprio come il figlio nerd che ho sempre desiderato. Tanto da propormi lui stesso film di fantascienza e di generi correlati da andare a vedere al cinema, per esempio.
Dopo avergli detto che appena fosse uscito il nuovo film Avengers lui e la sorella avrebbero dovuto portarmi a vederlo (proprio così), lui si gira e mi fa: mamma andiamo a vedere Humandroid! Io, che a parte serie tv in streaming o cartoni animati, da qualche anno a questa parte, non guardo, ho ammesso la mia ignoranza riguardo l’esistenza di questo nuovo film ma ho accettato di buon grado, fidandomi del mio piccolo Sheldon Cooper e pregustando un pomeriggio al cinema insieme a lui, dicendomi: magari è l’ennesimo film di fantascienza che fa ca..re, ma contento lui…
Nerd sì infatti, parlando ora dei miei gusti, ma anche piuttosto esigente: avendo in qualche modo ereditato questa passione per la fantascienza da nostro padre, sia io sia mia sorella e mio fratello siamo cresciuti a pane e 2001 Odissea nello Spazio (con il risultato che ogni volta che vediamo una scimmia sobbalziamo). Quello che ci accomuna però, anche, è il senso critico: fantascientificamente onnivori d’accordo, ma film tipo The Inseminator, al di là della scelta più o meno felice riguardo la trama, nun se possono proprio guardà, ammettiamolo. Continua a leggere “Il bello è brutto e il brutto è bello: trovare Dio in un film di fantascienza. Recensione di Humandroid, film di Neill Blomkamp” →
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